• Marchio gustativo

Daniela Cola / 15 November 2016 / Marchio / 963

 

Il gusto della pizza è un marchio?

 

Un caso partito dagli USA

Arriva dagli USA, e precisamente dal Texas, un caso che affronta il tema della registrabilità o meno di un prodotto tipicamente italiano: la pizza!
La sentenza è del 20 ottobre 2014 e si colloca sulla scia delle questioni sempre molto dibattute che coinvolgono i marchi non rappresentati semplicemente da segni grafici o verbali, e comunemente detti “non tradizionali o non convenzionali ”.
Il caso vede la NY Pizzeria, americana, contro la catena di ristoranti “Gina's Italian Kitchen” colpevole, secondo la prima, di aver violato il flavor dei suoi prodotti servendosi di ricette, fornitori e documenti privati della stessa NY Pizzeria. Possiamo dire, quindi, dopo i Marchi di Colore (che consistono in colori o combinazioni di colori), dopo i Marchi Sonori (caratterizzati da strumenti acustici), o i Marchi Olfattivi (caratterizzati da specifici odori), che ci troviamo di fronte ad un altrettanto interessante tema: il Marchio Gustativo.

Possibilità di una registrazione di un marchio gustativo 

Ebbene, la questione non è trascurabile se si pensa che la più recente dottrina europea è arrivata alla determinazione che la registrabilità di un segno legato al gusto non è assolutamente da escludere a priori. In effetti, la dottrina è giunta a questa conclusione partendo dal concetto di base per cui il marchio stesso consiste in un segno percepibile da uno dei cinque sensi. In definitiva: perché sembra così assurdo riconoscere una forma di tutela anche al gusto? 

Nella fattispecie in esame, appunto, il Giudice non mette in dubbio ma, anzi, riconosce, il diritto di depositare la domanda di registrazione di un Marchio gustativo proprio così come è possibile anche per i marchi non convenzionali prima menzionati. Ma c’è un però. Se è vero che il gusto può essere definito come il carattere funzionale del prodotto, come si pone l'eventuale e relativa tutela rispetto agli altri operatori economici? Questi, dal loro canto, hanno diritto a non essere penalizzati da una tutela di tipo esclusivo? e poi…, il carattere funzionale di un prodotto è sufficiente alla registrazione o è necessario che questo si elevi a capacità distintiva? Da questi interrogativi si può dedurre che ogni caso va analizzato nella sua specificità. Nel caso in questione, però, possiamo dire che, dopo aver valutato tutti gli aspetti sopra evidenziati, il Giudice ha ritenuto di dover respingere la domanda della NY Pizzeria. In conclusione, quindi, non è ammissibile il monopolio sul carattere funzionale ossia “essenziale” del prodotto a meno questo non abbia acquisito una sua capacità distintiva.

Daniela Cola