Daniela Cola / 13 October 2016 / Marchio / 1111

 

Epilogo di una battaglia legale iniziata nel 2012.

La decisione rappresenta l’epilogo di una battaglia legale iniziata nel 2012 allorquando la società di Cupertino, dopo l’esito sfavorevole ottenuto dalla denuncia presentata all’autorità locale preposta alla tutela del trademark, ha intentato una causa contro la Xintong Tiandi Technology che commercializza prodotti di pelletteria sotto il nome del noto smartphone. La Apple ha presentato ricorso al Tribunale di Pechino nella speranza di vedere ribaltata la decisione dell’organo statale ma, anche questa volta, non ha avuto la meglio. 

Punto debole della APPLE: la non "conoscibilità" del suo marchio in Cina.


Il punto debole di Apple è stato nella “conoscibilità” del suo marchio in Cina. Benché lo stesso, infatti, fosse stato registrato nel 2002, Apple non è riuscita a fornire le prove che il suo marchio fosse già celebre ed ampiamente conosciuto nel territorio cinese prima del 2007, anno in cui il produttore cinese ha registrato il suo marchio Iphone. L'iPhone, infatti, è stato commercializzato in Cina solo due anni dopo e precisamente nel 2009. Prima di tale anno non essendo il pubblico di riferimento nella condizione di collegare il marchio Iphone ai famosi smartphone, si può dire che dall’uso dello stesso marchio da parte della Xintong Tiandi Technology non era neanche configurabile un danno per la Apple. Nel 2002, tra l’altro, come da quotidiano forense “Fazhi Bao”, la Apple aveva depositato il suo marchio solo nella categoria dei prodotti elettronici.

La portata della decisione è di facile comprensione solo se si pensa che la Cina rappresenta una fetta importantissima nel mercato mondiale insieme con gli Stati Uniti; comprensibile, quindi, anche la gioia della Xintong Tiandi che non si è fatta sfuggire l’occasione di festeggiare attraverso un comunicato in cui ha parlato di vittoria del mercato libero. La Apple, dal suo canto, ha già annunciato un nuovo processo precisando che si batterà fino alla fine per tutelare con forza i suoi diritti di marchio.

Daniela Cola